Articolo da "Nuovo Molise" del 07 08 2001

“Correte, papà sta male”

APPENA sei anni, ma con la prontezza di un adulto, vede il proprio genitore sentirsi male e chiama con il telefono i soccorsi che "salvano" una vita. Attore della vicenda a lieto fine un bambino termolese che ieri era nella propria abitazione con il padre mentre la madre era fuori per delle compere, ha visto il genitore lamentarsi e poi accasciarsi su un divano. Dalla sua bocca fuoriusciva un liquido rossastro (poi si é appurato che era anguria frammista a sangue). Si é allarmato ed ha composto al telefono il numero 118. Chiamata ricevuta a Campobasso, poi smistata a Termoli, e i sanitari si sono precipitati nell'abitazione che il piccolo aveva indicato. Sul posto giunge anche l'ambulanza dei volontari della Misericordia (i due nuclei lavorano insieme dato che i sanitari del 118 viaggiano solo a bordo di un'automedica che non può trasportare pazienti), si rendono conto che il caso non é grave ma elogiano il bimbo per la prontezza di riflessi. Il paziente viene trasportato al Pronto soccorso dove, dopo le cure del caso si riprende. Intanto il piccino, resta a casa in compagnia di un "angelo azzurro" della Misericordia in attesa della mamma che, una volta tornata a casa, assieme al figlio viene accompagnata in ospedale dove possono riabbracciare il congiunto. Giustamente la notizia merita risalto per la prontezza con la quale il piccolo ha immediatamente chiamato i soccorsi, molto meno per il protagonismo, non voluto e dovuto, da parte di un medico del 118 che si é procurata pubblicità personale gratuita che a nessuno interessa. Il servizio 118 non é stato istituito per personalismi di chi é pagato per svolgere il proprio compito che coinvolge tante persone le quali hanno l'unico scopo di prestare aiuto e salvare vite umane. Angelo Santagostino

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